Descrizione
La sacralità della festa della Madonna del Buonriposo si combina con l’anitichissimo Palio dei Berberi.
Era l’800 a.C. quando i coloni arabi si stabiliscono nelle vicinanze della fortezza Kalat-Shibet costruita per espugnare Enna. Queste genti berbere amavano le feste con le immancabili giostre e i pali corsi da abili cavalieri con stupendi cavali tra percorsi alternati da boschi, ruscelli, salite e pianure per giungere all’attuale “chianu a cursa”, dove oggi rivive la corsa berbera.
Era l’800 a.C. quando i coloni arabi si stabiliscono nelle vicinanze della fortezza Kalat-Shibet costruita per espugnare Enna. Queste genti berbere amavano le feste con le immancabili giostre e i pali corsi da abili cavalieri con stupendi cavali tra percorsi alternati da boschi, ruscelli, salite e pianure per giungere all’attuale “chianu a cursa”, dove oggi rivive la corsa berbera.
Con la cacciata degli infedeli, la festa pagana, ormai radicata, cominciò ad indossare panni cristiani.
Verso la fine del secolo scorso, nelle miniere, proprio sotto il pianoro della festa, venne ritrovata una roccia con le fattezze della Madonna. Sorse immediatamente una diatriba tra chi voleva la roccia in paese e i minatori che viceversa volevano tenersela. A risolvere la questione intervenne il miracolo: la Madonnina diventò pesantissima e i furbi minatori, dopo essersi riposati, non poterono più riprendere il cammino verso il paese.
Proprio lì venne costruito l’odierno santuario, dove ogni primi sabato, domenica e lunedì di Settembre, si onora.
Spesso i contadini macellavano sul posto le bestie arrostendone la sera le carni succulente. Deriva proprio da quell’usanza la “Sagra della salsiccia” che si svolge a partire dalla giornata di sabato che, con “l’antinna”(albero della cuccagna) e la rottura delle “pignateddi”(rottura delle pignatte) completano la festa di Buonriposo.
Verso la fine del secolo scorso, nelle miniere, proprio sotto il pianoro della festa, venne ritrovata una roccia con le fattezze della Madonna. Sorse immediatamente una diatriba tra chi voleva la roccia in paese e i minatori che viceversa volevano tenersela. A risolvere la questione intervenne il miracolo: la Madonnina diventò pesantissima e i furbi minatori, dopo essersi riposati, non poterono più riprendere il cammino verso il paese.
Proprio lì venne costruito l’odierno santuario, dove ogni primi sabato, domenica e lunedì di Settembre, si onora.
Spesso i contadini macellavano sul posto le bestie arrostendone la sera le carni succulente. Deriva proprio da quell’usanza la “Sagra della salsiccia” che si svolge a partire dalla giornata di sabato che, con “l’antinna”(albero della cuccagna) e la rottura delle “pignateddi”(rottura delle pignatte) completano la festa di Buonriposo.
Costo
Gratuito
Contatti
Nome | Descrizione |
---|---|
sindaco@comune.calascibetta.en.it | |
Telefono | 0935.569111 |
Ultimo aggiornamento pagina: 12/01/2021 09:30:14